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    11= Linee Guida per la localizzazione Italiana =
    22
    3 Al fine di ottenere una localizzazione **consistente**, tutti i volontari devono rispettare le seguenti regole, durante la traduzione in lingua Italiana dei testi ufficiali del Progetto Haiku:
     3Al fine di ottenere una [wiki:i18n/it_IT/Info localizzazione] **consistente**, tutti i volontari sono invitati a tenere conto delle seguenti Linee Guida, relative a:
     4
     5 * Formattazione del testo
     6 * Ortografia
     7 * Lessico
    48
    59== Formattazione del testo ==
    610
    7 tutti i tag HTML utilizzati nella versione in lingua originale, **non** devono essere tradotti. Questa regola si applica anche ad altri formati di codificazione del testo (XML e non).
     11 1. I tag HTML/XML utilizzati nella versione in lingua originale **non** devono essere tradotti. Questa regola si applica anche ad altri formati di codificazione del testo.[[BR]]
    812
    913== Ortografia ==
    1014
    11 L’utente di Haiku deve potersi concentrare sul contenuto del documento: le //incoerenze grafiche// sono perciò da evitare. In particolare:
    12 1. **Spaziatura:** tra una parola e l’altra vanno usati esclusivamente //spazi singoli//, anche dopo il punto al termine di una frase. Fa eccezione //l’apostrofo//: non accetta spazi né prima ne dopo, tranne che in caso di troncamento della parola (esempi: «mo’» e «po’»).
    13 2. **Segni di interpunzione:** seguono direttamente la parola che li precede, senza spazi, e vanno separati dalla parola successiva con uno spazio. Questa regola si applica anche ai punti alla fine di una frase.
    14 3. **Congiunzione «e»:** la congiunzione «e» non può essere mai preceduta da una virgola, a meno che quest’ultima sia utilizzata per chiudere un inciso.
    15 4. **Parentesi:** le parentesi di apertura sono precedute da uno spazio e la parola successiva è attaccata ad esse. Il contrario vale per le parentesi di chiusura, mentre non va messo alcuno spazio tra queste ultime ed eventuali segni di punteggiatura. Inoltre, la punteggiatura del testo circostante va posta dopo la parentesi di chiusura e non all’interno delle parentesi.
    16 5. **Virgolette:** in Italiano gli apici (o virgolette singole), di uso comune in Inglese, non sono usati. Si usano invece le virgolette doppie, che possono essere alte (" ") o basse (« »). Nel contesto di Haiku (e più in generale, in informatica), le virgolette alte possono costituire parte integrante delle istruzioni che l’utente impartisce all’elaboratore. Per facilitare la comprensione del testo è perciò opportuno usare //solo virgolette basse//.
    17 6. **Incisi:** gli incisi, di uso frequente in Inglese, sono introdotti con uno o due trattini («-» oppure «--»): queste forme sono rese in Italiano con le virgole o con i due punti.
    18 7. **Maiuscole:** in Italiano il carattere che segue il punto è sempre maiuscolo. Perciò l’uso (comune in Inglese) di porre tutte le lettere iniziali delle parole componenti un titolo in maiuscolo è da considerarsi un errore. Fanno eccezione i //nomi delle applicazioni//: in quanto nomi propri di cose, non occorre trasformare a maiuscola la prima lettera nel caso in cui il nome compaia all’inizio della frase.
    19 8. **Caratteri speciali:** Haiku supporta la codifica dei caratteri //Unicode//. Non è perciò necessario simulare caratteri e simboli speciali mediante specifiche stringhe di carattere. Ad esempio il simbolo del diritto d’autore (//Copyright//) va rappresentato con «©» in luogo della stringa «(c)».
    20 9. **Accenti:** Le vocali accentate vanno sempre espresse utilizzando l’apposita codifica («à», «è», «é», «ì», «ò» , «ù» oppure «À», «È», «É», «Ì», «Ò» , «Ù»). L'uso di una vocale seguita da un apostrofo («’») o da un apice inverso «`» per simboleggiare una vocale accentata, //non è ammesso//. L’accento acuto sulla vocale «e» va utilizzato solo per «né", «sé» e, in generale, tutti i vocaboli che terminano in «ché» (tra cui «perché», «affinché» e «poiché»). Solo i seguenti monosillabi possono avere l’accento: «dà», «sé», «tè», «lì», «là», «sì», «né».
     151. **Spaziatura:** tra una parola e l’altra vanno usati esclusivamente //spazi singoli//, anche dopo il punto al termine di una frase. Fa eccezione //l’apostrofo//: non accetta spazi né prima ne dopo, tranne che in caso di troncamento della parola («mo’» e «po’»).[[BR]]
     16
     172. **Segni di interpunzione:** seguono direttamente la parola che li precede, senza spazi, e vanno separati dalla parola successiva con uno spazio. Questa regola si applica anche ai punti alla fine di una frase.[[BR]]
     18
     193. **Congiunzione «e»:** la congiunzione «e» non può essere mai preceduta da una virgola, a meno che quest’ultima sia utilizzata per chiudere un inciso.[[BR]]
     20
     214. **Parentesi:** le parentesi di apertura sono precedute da uno spazio e la parola successiva è attaccata ad esse. Il contrario vale per le parentesi di chiusura, mentre non va messo alcuno spazio tra queste ultime ed eventuali segni di punteggiatura. Inoltre, la punteggiatura del testo circostante va posta dopo la parentesi di chiusura e non all’interno delle parentesi.[[BR]]
     22
     235. **Virgolette:** in Italiano gli apici (o virgolette singole), di uso comune in Inglese, non sono usati. Si usano invece le virgolette doppie, che possono essere alte (" ") o basse (« »). Nel contesto di Haiku (e più in generale, in informatica), le virgolette alte possono costituire parte integrante delle istruzioni che l’utente impartisce all’elaboratore. Per facilitare la comprensione del testo è perciò opportuno usare //solo virgolette basse//.[[BR]]
     24
     256. **Incisi:** gli incisi, di uso frequente in Inglese, sono introdotti con uno o due trattini («-» oppure «--»): queste forme sono rese in Italiano con le virgole o con i due punti.[[BR]]
     26
     277. **Maiuscole:** in Italiano il carattere che segue il punto è sempre maiuscolo. Perciò l’uso anglosassone di porre tutte le lettere iniziali delle parole componenti un titolo in maiuscolo è da considerarsi un errore. Fanno eccezione i //nomi delle applicazioni//: in quanto nomi propri di cose, non occorre trasformare a maiuscola la prima lettera del nome stesso nel caso in cui sia preceduta da un punto.[[BR]]
     28
     298. **Caratteri speciali:** Haiku supporta la codifica dei caratteri //Unicode//. Non è perciò necessario simulare caratteri e simboli speciali mediante specifiche stringhe di carattere.
     30{{{
     31«(c)» -> Errato
     32« © » -> Corretto
     33}}}
     34
     359. **Accenti:** Le vocali accentate vanno sempre espresse utilizzando l’apposita codifica («à», «è», «é», «ì», «ò» , «ù» oppure «À», «È», «É», «Ì», «Ò» , «Ù»). L'uso di una vocale seguita da un apostrofo («’») o da un apice inverso («`») per simboleggiare una vocale accentata, //non è ammesso//. L’accento acuto sulla vocale «e» va utilizzato solo per «né», «sé» e, in generale, tutti i vocaboli che terminano in «ché» (tra cui «perché», «affinché» e «poiché»). Solo i seguenti monosillabi possono avere l’accento: «dà», «sé», «tè», «lì», «là», «sì», «né».[[BR]]
     36
    213710. **Lettera «acca»:** in Italiano compare solo a fine parola, oppure tra due vocali, oppure nel verbo avere, oppure nei casi in cui occorre scrivere «gh» e «ch». In tutti gli altri casi è //errore//.
    22 11. **Elisione:** quando una vocale finale //non accentata// si trova davanti a una parola che inizia per vocale o per la lettera «h», allora può essere sostituita da un apostrofo. Esempi comuni di elisione sono: «va' a casa» (in luogo di «vai a casa»).
    23 12. **Apòcope:** è possibile troncare l’ultima sillaba di una parola quando la sua penultima sillaba finisce per «l», «r» oppure «n» e la parola successiva //non// inizia per «s», «z», «x», «gn». In questi casi, l’uso dell’apostrofo //non è ammesso//, tranne che per le parole «poco» e «modo». Ad esempio, in luogo di «quale è» si può utilizzare «qual è» ma non «qual'è».
    24 13. **Forme eufoniche:** quando le congiunzioni «e», «o» e la preposizione «a» sono seguite da una parola che inizia per vocale, si deve utilizzare la corrispondente forma eufonica, ovvero «ed», «od», «ad», rispettivamente.
     38{{{
     39«bhè», «hah» -> Errato
     40«beh», «aha» -> Corretto
     41}}}
     42
     4311. **Elisione:** quando una vocale finale //non accentata// si trova davanti a una parola che inizia per vocale o per la lettera «h», allora può essere sostituita da un apostrofo.
     44{{{
     45«vai a casa» = «va' a casa» -> Corretto
     46}}}
     47
     4812. **Apòcope:** è possibile troncare l’ultima sillaba di una parola quando la sua penultima sillaba finisce per «l», «r» oppure «n» e la parola successiva //non// inizia per «s», «z», «x», «gn». In questi casi, l’uso dell’apostrofo //non è ammesso//, tranne che per le parole «poco» e «modo».
     49{{{
     50«quale è» = «qual'è» -> Errato
     51«quale è» = «qual è» -> Corretto
     52}}}
     53
     5413. **Forme eufoniche:** quando le congiunzioni «e», «o» e la preposizione «a» sono seguite da una parola che inizia per vocale, si deve utilizzare la corrispondente forma eufonica, ovvero «ed», «od», «ad», rispettivamente.[[BR]]
    2555
    2656== Lessico ==
    2757
    28 1. **Acronimi e termini tecnici:** non si traducono mai, salvo specifiche eccezioni indicate nel Glossario. I termini tecnici vanno inoltre lasciati nella loro forma singolare e priva di flessioni. Ad esempio, «mouse» non si traduce con «topo» e  il suo plurale («mice») si traduce sempre come «mouse».
    29 2. **Numeri:** i valori inferiori o pari a dieci vanno tradotti in lettere, mentre per i valori superiori si usano le cifre. Eccezione: i numeri compresi nella stessa frase si scrivono in cifre se almeno uno di essi è superiore a dieci.
    30 3. **Italianizzazioni (c.d. «Inglese maccheronico»):** l’uso di termini stranieri «italianizzati» (come «settare», «rebootare», «upgradare») è //errato//. Vanno usati i termini esattamente equivalenti in Italiano (come «impostare», «riavviare», «aggiornare») e si possono utilizzare parafrasi solo quando tali termini non esistono. Ad esempio: «to ping» non si traduce come «pingare» ma come «eseguire il ping», in quanto l'Italiano non ha un termine esattamente equivalente («sondare», pur avendo un significato analogo a «to ping», non è quasi mai usato in ambito informatico).
    31 4. **Forma verbale:** in Inglese i testi sono generalmente costruiti usando forme colloquiali, personali o attive rivolgendosi direttamente a chi legge («You can remove the CD, now.») e possono contenere convenevoli come «Please», «Sorry» o «You can», specialmente quando si verificano errori o altri eventi inattesi per l’utente. In Italiano invece si devono usare forme //impersonali// (o //passive//) e //autoconsistenti//, al fine di consentire a chi legge la rapida comprensione di cosa stia accadendo e le azioni che deve compiere («Rimuovere il CD dal lettore»). L’uso del «si» impersonale nelle interfacce utente è inoltre fortemente sconsigliato in quanto tende a rendere le frasi lunghe e poco scorrevoli: in questi casi sarebbe meglio usare l’infinito.
    32 5. **Gerundio:** in Inglese sono spesso presenti verbi posti al gerundio («Ejecting CD») che nella traduzione letterale in Italiano perderebbero di significato («Espellendo il CD»). In questi casi occorre //sostantivizzare// l’azione («Espulsione del CD in corso»). Se la sostantivizzazione produce una frase lunga o poco scorrevole, si deve usare l'infinito: ad esempio «Error while installing Haiku» sarà reso come «Errore nell’installare Haiku» anziché «Errore durante l’installazione di Haiku».
    33 6. **Disgiunzioni non esclusive:** in Inglese la congiunzione «or» assume normalmente un significato di mutua esclusione («aut...aut…» od //EXOR logico//) e si usa l’espressione «and/or» per indicare la possibilità che due eventi possano o verificarsi entrambi oppure almeno uno («vel» od //OR logico//). In Italiano, «and/or» è da sostituirsi con la congiunzione «o», mentre «or» è resa con la forma «o…o…». Ad esempio «This and/or that» sarà reso come «Questo o Quello», mentre «This or That» dovrà diventare «o Questo o Quello».
    34 7. **Esclamazioni, interrogazioni e domande retoriche:** l’uso di queste frasi potrebbe non conferire ad un documento tecnico, un sistema operativo o ad un’applicazione l’immagine di professionalità e di serietà normalmente attese da chi ne usufruisce. Si devono usare //forme affermative impersonali//.
    35 8. **Lunghezza delle frasi:** l'uso di frasi brevi e legate tra loro in sequenza, comune in Inglese, è considerato un pessimo esempio stilistico in Italiano. Pertanto è consigliabile cercare di unire queste frasi, articolandole in proposizioni principali e subordinate.
     581. **Acronimi e termini specialistici:** non si traducono mai, salvo specifiche eccezioni indicate nel [wiki:i18n/it_IT/terminology Glossario]. I termini specialistici vanno inoltre lasciati nella loro forma singolare e priva di flessioni. Ad esempio, «mouse» non si traduce con «topo» e  il suo plurale («mice») si traduce sempre come «mouse».
     59{{{
     60«a computer mouse», «plug some mice in any USB port» = «un topo per computer», «inserisci dei topi in una porta BSU»   -> Errato
     61«a computer mouse», «plug some mice in any USB port» = «un mouse per computer», «inserisci dei mouse in una porta USB» -> Corretto
     62}}}
     63
     642. **Numeri:** i valori inferiori o pari a dieci vanno tradotti in lettere, mentre per i valori superiori si usano le cifre. Eccezione: i numeri compresi nella stessa frase si scrivono in cifre se almeno uno di essi è superiore a dieci.[[BR]]
     65
     663. **Italianizzazioni (c.d. «Inglese maccheronico»):** l’uso di termini stranieri «italianizzati» è //errato//. Vanno usati i termini esattamente equivalenti in Italiano e l'uso di parafrasi è limitato ai casi in cui tali termini non esistano. Occorre verificare se il termine esattamente equivalente è di uso corrente in ambito informatico e in Haiku.
     67{{{
     68«to set», «to reboot», «to upgrade» = «settare», «rebootare», «upgradare»    -> Errato
     69«to set», «to reboot», «to upgrade» = «impostare», «riavviare», «aggiornare» -> Corretto
     70
     71«to ping» = «pingare»          -> Errato
     72«to ping» = «eseguire un ping» -> Corretto
     73«to ping» = «sondare»          -> Corretto, ma non di uso corrente
     74
     75«computer», «server», «cliente» = «elaboratore», «servente», «cliente» -> Corretti, ma non di uso corrente
     76
     77«daemon» = «demone» -> Errato, è un termine gergale UNIX e non Haiku
     78«daemon» = «server» -> Corretto
     79}}}
     80
     814. **Forma verbale:** in Inglese i testi sono generalmente costruiti usando forme colloquiali, personali o attive rivolgendosi quindi direttamente a chi legge e possono inoltre contenere convenevoli («Please», «Sorry» o «You can»), specialmente quando si verificano errori o altri eventi inattesi per l’utente. In Italiano invece si devono usare forme //impersonali// (o //passive//) e //autoconsistenti//, al fine di consentire a chi legge la rapida comprensione di cosa stia accadendo e le azioni che deve compiere. L’uso del «si» impersonale nelle interfacce utente è fortemente sconsigliato in quanto può rendere le frasi lunghe e poco scorrevoli: in questi casi sarebbe meglio usare l’infinito.
     82{{{
     83«You can remove the CD, now.» = «Ora puoi rimuovere il CD»    -> Errato
     84«You can remove the CD, now.» = «Rimuovere il CD dal lettore» -> Corretto
     85
     86«You can remove the CD, now.» = «Si prega cortesemente di rimuovere il CD dal lettore» -> Corretto, ma fortemente sconsigliato
     87}}}
     88
     895. **Gerundio:** in Inglese sono spesso presenti verbi posti al gerundio che nella traduzione letterale in Italiano perderebbero di significato. In questi casi occorre //sostantivizzare// l’azione, evitando di produrre frasi lunghe o poco scorrevoli.
     90{{{
     91«Installing Haiku» = «Installando Haiku»               -> Errato
     92«Installing Haiku» = «Installazione di Haiku in corso» -> Corretto
     93}}}
     94
     956. **Disgiunzioni non esclusive:** in Inglese la congiunzione «or» assume normalmente un significato di mutua esclusione («aut...aut…» od //EXOR logico//) e si usa l’espressione «and/or» per indicare la possibilità che due eventi possano o verificarsi entrambi oppure almeno uno («vel» od //OR logico//). In Italiano, «and/or» è da sostituirsi con la congiunzione «o», mentre «or» è resa con la forma «o…o…».
     96{{{
     97«This and/or that» = «Questo e/o quello» -> Errato
     98«This and/or that» = «Questo o quello»   -> Corretto
     99
     100«This or that» = «Questo o quello»   -> Errato
     101«This or that» = «O questo o quello» -> Corretto
     102}}}
     103
     1047. **Esclamazioni, interrogazioni e domande retoriche:** l’uso di queste frasi potrebbe non conferire ad un documento tecnico, un sistema operativo o ad un’applicazione l’immagine di professionalità e di serietà normalmente attese da chi ne usufruisce. Si devono usare //forme affermative impersonali//.[[BR]]
     105
     1068. **Lunghezza dei periodi:** l'uso anglosassone di costruire periodi brevi e legati tra loro in successione è considerato un pessimo esempio stilistico in Italiano. Pertanto è opportuno unire queste frasi, articolandole in proposizioni principali e subordinate.